by serena carella | Giu 18, 2015 | design, ristrutturazioni, rivestimenti
I rivestimenti simil pietra sono andati per la maggiore negli ultimi anni, e le aziende producono gres e materiali agglomerati che simulano l’effetto naturale di ardesia, beola, travertino, porfido, quarzite o basalto. In alternativa a questo minimalismo cromatico, adesso in commercio si trovano anche bellissime collezioni di ceramiche o vere e proprie cementine decorate nei modi più diversi, ispirate alle piastrelle che alla fine dell’Ottocento si diffusero con i nomi di cementine, marmette, graniglie o pastine, a seconda della grossolanità dell’impasto, comunque a base di cemento, marmo e ossidi di ferro. I disegni variano da quelli classici – avete presente quelli nelle case delle nonne, con un decoro sul bordo diverso da quello centrale a simulare un tappeto? – o anche interpretazioni più moderne. L’ambiente che ne verrà fuori sarà di certo meno rigoroso e lineare, ma ne acquisterà in calore dando risalto anche all’arredo più moderno. Infatti questi rivestimenti non vanno immaginati solo per la ristrutturazione di una casa di campagna, dove di certo aiutano a reinterpretare il senso di tradizione, ma anche di ambienti cittadini nei quali si ha voglia di creare qualche elemento di contrasto e un “involucro” meno neutro. Questa è una selezione di decori più classici, che anche graficamente riprendono le vecchie marmette liberty con elementi floreali. da sinistra verso destra le aziende: Marrakechdesign – Mipadesign – Refin (rivestimento ceramico) – Mipadesign – Mosaic del Sur – Mipadesign Ce ne sono di bellissimi anche con segni più geometrici e astratti. La stessa Paola Navone ha disegnato per Bisazza una collezione di cementine per interno e qui in basso ne vedete due esempi. da sinistra verso destra le aziende: Mipadesign – Mipadesign –...
by serena carella | Gen 19, 2015 | design
Benvenuti in questo blog che oggi apre le sue porte! Le apre a chi di architettura si occupa per mestiere o a chi ci si accosta per curiosità o per passione. Chiunque voi siate, spero che troverete negli argomenti che tratterò cose interessanti o spunti di riflessione o idee nuove. Io mi propongo di creare uno spazio di condivisione su tutto ciò che gravita intorno al mondo dell’architettura, che è vasto ed affascinante, partendo dal design fino ad arrivare anche all’artigianato. Il primo post che ho deciso di scrivere riguarda il riuso dei materiali, che in questo caso diventano la base per oggetti di design molto belli e funzionali secondo me, senza assolutamente nulla da invidiare alle migliaia di oggetti industriali prodotti oggi. La ricerca e la scoperta di modi originali di dare una vita nuova a qualcosa di utilizzato precedentemente con un’altra funzione, e anche un’altra forma a volte, mi entusiasma sempre molto perché io penso che il futuro sia in queste cose, in questo genere di pensiero intendo, che non soltanto ha il valore etico dell’ eco-sostenibilità ma anche un senso umano più profondo, che ci lega alle cose e al tempo che passa in un modo naturale e meno consumistico. L’ideatore di Sbobina Design, Emiliano Bona, recupera bobine industriali di legno e in generale materiali industriali dismessi, trasformandoli in arredi essenziali sia nella forma che nelle definizioni di colore: quello che spicca è la materia, reinventata e riadattata alla nuova funzione. Questa una parte della sua presentazione: “Bobine per cavi elettrici, assi da ponteggio e casse di imballaggio vengono trasformate, attraverso una procedura non più industriale ma artigianale, in tavoli, librerie, sedute, attaccapanni e lampade....